Purtroppo le notizie inerenti il mondo della pesca non sono confortanti, solo qualche giorno fa l’AGI (Agenzia giornalistica Italia) riportava il dato che l’80% del pescato consumato dagli italiani proviene dall’estero. Questo ci deve portare a comprendere i motivi della carenza del pescato italiano sui nostri banchi e fare un focus su cosa stanno concretamente facendo il Governo centrale e tutti gli enti preposti per sostenere un comparto così importante.
Forse troppo poco.
È inoltre necessario riflettere sulle attuali modalità del fermo pesca così come viene attivato nell’Adriatico e chiedersi se così come applicato sia realmente utile o non sia solo uno spot per tenere a freno il comporto degli ambientalisti.
La flottiglia termolese vive davvero un momento di grande difficoltà e questo non è assolutamente attribuibile a carenze dei nostri pescatori che anzi, portano avanti con professionalità e passione il loro lavoro tra enormi sacrifici. Piuttosto bisogna fare luce sulle dinamiche e provvedimenti che in primis l’Europa e poi il governo italiano stanno prendendo riguardo alla pesca.
I nostri pescatori sono una componente fondamentale per la nostra città e per l’identità stessa di Termoli, e in quanto tali vanno tutelati con ogni mezzo e con ogni tipo di aiuto. Io oggi gli porgo i miei auguri perché la loro attività di pescatori sia ogni giorno proficua e, senza dubbio, tutti noi termolesi dobbiamo sentirci orgogliosi e sostenere la nostra flottiglia”.