“Si supera in questo modo – ha dichiarato l’assessore Chimisso - un modello pedagogico e didattico obsoleto e praticamente scomparso dal resto del Paese; Termoli rimaneva una delle pochissime città italiane con tre direzioni didattiche e un’unica grande scuola media’.
Con la creazione degli istituti comprensivi si riorganizza l’istruzione di primo grado garantendo la continuità dall’infanzia alle medie e collocando anche il comune di Termoli sulla scia di modernità didattica del resto d’Italia.
Gli istituti che si sono creati con il dimensionamento hanno numeri rilevanti perché quasi tutti sfiorano gli 800 studenti.