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Presidio dei Vigili del Fuoco al Circolo vela Termoli per la sicurezza in mare.
Questa mattina, 23 luglio 2017, in occasione della Selezione Nazionale della Coppa Primavera per la categoria Optimist al Circolo della Vela di Termoli si è avuta la presenza del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco ing. Cristina D'Angelo e del comandante del Distaccamento di Termoli Aldo Ciccone che, insieme al sindaco Angelo Sbrocca sono stati accolti dal presidente del Circolo Vela avv. Maurizio Di Cenzo.
L’occasione ha fatto sì che si consolidasse ancora di più la sinergia tra diverse istituzioni che collaborano sul territorio con l’obiettivo comune di garantire la sicurezza di turisti e cittadini. All’incontro erano presenti anche il Comandante del presidio acquatico dei Vigili del Fuoco e tutti i vigili che prestano servizio con le moto d'acqua ed i gommoni.

Cosa sono i silent book? Cosa raccontano? Perché li chiamiamo silent book? Come si leggono? A rispondere a queste domande questa sera
sul palco dell’Aut Aut Festival a Termoli sarà l’autrice Marcella Terrusi.
Marcella Terrusi si occupa di letteratura per l'infanzia, promozione della lettura e
svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita
dell'Università di Bologna, insegna Storia del Picturebook all'ISIA di Urbino.
All’Aut Aut Festival di Termoli questa sera 23 luglio 2017 ore 21.30 piazzetta di Corso Vittorio Eamniuele III presenterà il libro "Meraviglie mute" un percorso sui silent book e letteratura per l'infanzia.
Proprio partendo dal suo libro l’autrice Terrusi guiderà gli spettatori dell’Aut Aut Festival in un percorso sui silent book, gli albi illustrati senza parole.
Un corposo e godibilissimo viaggio in tre tappe (tra “discorsi”, “trascorsi” e “percorsi”), con il bagaglio di una folta bibliografia e di un’appassionata “militanza” che diventa anche, per il lettore, occasione preziosa di aggiornamento e applicazione in ulteriori, personali itinerari in-formativi.
A partire dalle ore 19.00 sul palco dell’Aut Aut Festival ci sarà un evento dedicato ai lettori più giovani perché la libreria La Luna al Guinzaglio e l’associazione ‘Nati per leggere’ realizzeranno letture ad alta voce mentre alle 21.30 sarà la volta dell’autrice Marcella Terrusi. In occasione dell’evento e per poter utilizzare solo le luci del palco, sarà disattivato l’impianto di illuminazione dell’area quindi si pregano i cittadini residenti di non inviare segnalazioni di possibili guasti poiché si tratta di una misura legata al solo evento di questa sera e l’illuminazione sarà riattivata al termine dello stesso.

Tra lascrime e applausi il numeroso pubblico della seconda serata dell'Aut Aut Festival ha accolto Migrastorie, progetto contro il razzismo.
Veniamo da lontano
Siamo i predatori del succo della vita.
Siamo quelli che non chiedono mai perdono, ma sanno far uso della parola scusa se sbagliano.
Siamo quelli che anche se cadono sanno restare poco a terra perché il loro motto è sempre in piedi
e sempre avanti.
Siamo quelli con una sola faccia e che se ne sbattono se viene amata oppure odiata.
Siamo quelli di una sola versione perché la strada che conviene non la percorreranno mai.
Siamo i predatori di un cammino fatto a modo nostro ma nella più profonda delle verità.
Siamo i migranti! (Koliba Keita)
Koliba Keita è l’autore di questi versi, ha 25 anni e viene dal Senegal.
Con le parole del suo brano si è aperta la seconda serata dell’Aut Aut Festival, rassegna dedicata agli autori ideata e realizzata dal Comune di Termoli. Migrastorie, questo il titolo della serata e titolo del progetto portato sul palco dall’associazione ‘InFormare’. Un progetto contro il razzismo e contro i pregiudizi e gli stereotipi che gravano sui migranti realizzato da Giuseppe Vaccaro, Sara Fauzia, Roberta Morrone, Fernanda Pugliese. Ieri i migranti dei centri di accoglienza di Campomarino, Petacciato, Montecilfone e Portocannone Koliba Keita, Bertaud Dakin, Alassani Ridwane, Osagie Igiebor, Morgan Esosa Barry, Ibrahim Drammeh, Emmanuel Njewa Makouaper una notte sono stati ‘semplicemente’ autori; ragazzi capaci di esprimere in italiano (sono tutti in Italia da meno di un anno) pensieri e sentimenti legati ai temi del viaggio, della nostalgia, dell’amore, della casa. Pensieri messi in versi o in prosa o anche cantati e sussurrati come a voler riafferrare un ricordo lontano legato alla famiglia e alla terra d’origine. Migrastorie è stato anche la condivisione di un viaggio all’inferno nelle mani di sfruttatori senza pietà, la testimonianza di una tragedia costante, l’incredulità di possedere ancora e nonostante tutto, il bene più prezioso: la vita.
L’atmosfera di ascolto che si è creata ancora una volta nella piazzetta soprastante la Scalinata del Folklore, spazio scelto dall’Amministrazione comunale per accogliere gli autori dell’Aut Aut Festival, ha coinvolto intimamente il pubblico numeroso, al punto che in tanti hanno mostrato trasporto e commozione fino alle lacrime.
Ai brani degli autori si è alternata la lettura, da parte della scrittrice Ida Di Ianni di brani legati ai temi del viaggio e della nostalgia tratti dall’Odissea e da ‘Novecento’ di Alessandro Baricco mentre l’artista Chiara Scarpone, con il suono della chitarra e della sua voce, ha contribuito ad arricchire l’evento con brani legati ai temi dello spettacolo.
Al termine dello spettacolo, come a voler invitare i presenti ad una ulteriore riflessione, gli autori hanno gettato biglietti di carta contenenti frasi tratte dai loro testi.
Come ormai di consueto, prima di salutare il pubblico, la curatrice dell’Aut Aut Festival, Valentina Fauzia, ha chiesto agli autori di dare un aut aut volto a migliorare la vita di ognuno; questo l’aut aut di Migrastorie: “O impariamo a conoscerci meglio in quanto abitanti dello stesso pianeta o diventeremo sempre più poveri di diversità. Cominciamo a cambiare, iniziando dalle parole”.
Migrastorie in autunno diventerà un libro edito dalla Volturnia Edizioni e conterrà tutti i brani scritti dagli autori migranti.

Sono tutti giovani, sono tutti migranti, hanno in comune la voglia di raccontare quello che hanno vissuto. Lo faranno questa sera, sabato 22 luglio,
sul palco della piazzetta di Corso Vittorio Emanuele III nella seconda serata dell’Aut Aut Festival rassegna dedicata agli autori.
‘Migrastorie’ è un progetto dell’associazione di promozione sociale ‘Informare’, un progetto culturale che si inserisce all’interno della XIII settimana d’azione contro il razzismo, appuntamento tradizionale dell’UNAR, realizzato ogni anno in occasione della
celebrazione della Giornata per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, fissata nella data del 21 marzo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Obiettivo del progetto è la lotta contro i pregiudizi, gli stereotipi e i luoghi comuni che gravano sugli immigrati e che nascono perlopiù dalla non conoscenza. Scopo principale del progetto è avvicinare la comunità locale alla comunità di immigrati. Si è scelto di farlo attraverso una rappresentazione teatrale che offre la possibilità agli immigrati stessi, attraverso l’utilizzo di diversi canali espressivi, di raccontarsi e di testimoniare la propria esperienza migratoria.
‘Migrastorie’ è soprattutto un percorso di conoscenza reciproca che si è consolidato attraverso la realizzazione di laboratori di scrittura, di poesia e di recitazione condotti, grazie alla preziosa collaborazione degli operatori, con gli immigrati presenti in alcuni dei tanti Centri di accoglienza presenti sul territorio.
Nell’ambito del Progetto sono stati inseriti altri eventi e manifestazioni che condividono la
medesima finalità: quella dell’incontro con l’altro per scoprire che il diverso, se lo conosci, non è poi così diverso.
Per l’Aut Aut Festival di Termoli il progetto ‘Migrastorie’ è stato riadattato selezionando i
partecipanti che avevano prodotto dei loro testi, quindi gli autori. I testi scelti rappresentano i temi che ricorrono nelle narrazioni prodotte da tutti i partecipanti al progetto ‘Migrastorie’ originario

Ottima partenza per l’Aut Aut festival di Termoli ieri sera con il primo ospite, il giornalista Luca De Biase, della rassegna ideata e organizzata
dal Comune di Termoli e dedicata agli autori.
La nuova piazzetta di corso Vittorio Emanuele III, ha accolto il pubblico numeroso e interessato che per circa due ore ha ascoltato il giornalista e autore del quotidiano ‘Il Sole 24 ore’ intervistato dalla curatrice dell’Aut Aut Festival e responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Termoli, Valentina Fauzia.
Sul palco che ha come quinta il suggestivo skyline del Borgo antico di Termoli, sono state affrontate diverse tematiche inerenti la comunicazione, l’informazione, i social network, i pericoli e le virtù di internet.
L’autore De Biase portando esempi tratti dal suo lavoro di giornalista e membro dei tavoli permanenti per l’innovazione e l’Agenda Digitale italiana, ha spiegato al pubblico come funzionano le eco chamber (stanze dell’eco) ovvero ambienti virtuali in cui gli utenti si informano ma attingendo, grazie anche agli algoritmi usati dai social e dai motori di ricerca, sempre alle stesse fonti di informazione.
“Scegliamo quindi solo le informazioni che ci piacciono e siamo costantemente immersi in questa condizione ‘ideale’”. Tra le soluzioni possibili per fare un buon uso della tecnologia e del web il giornalista De Biase ha citato la possibilità di differenziare le fonti, badare alla completezza delle notizie, verificare sempre incrociando i dati; “Quelli che un tempo erano i principi di base dei vecchi dinosauri, i giornalisti – ha detto Luca De Biase – oggi devono essere i principi di tutti noi utenti della rete”.
Prendendo spunto dalle riflessioni contenute nel suo libro “Homo Pluralis. Essere umani nell’era tecnologica”, il giornalista De Biase ha sottolineato come in fondo le dinamiche che avvengono in rete sono il riflesso di quello che da sempre avviene nella società ma con l’aggravante di un’amplificazione molto rapida. L’autore ha fatto un’analisi lucida della società attuale ‘deviata’ da un ventennio di ‘cattiva televisione’, di giornalismo “al quale si è data un’autorevolezza che forse non sempre meritava”, dal rancore dovuto ad un innegabile problema di crisi economica e dalla mancanza di confronto diretto tra le persone. De Biase ha citato gli esempi virtuosi dei Media Civici, forme di collaborazione in rete tra cittadini finalizzate alla realizzazione di obiettivi. “Uno dei segreti del successo dei media civici è quello di riuscire a far confrontare costruttivamente persone che non si piacciono ma che hanno il fine di superare il conflitto personale pur di raggiungere l’obiettivo che si sono prefissi”.
La prima serata dell’Aut Aut Festival ha a tal punto interessato i presenti che in tanti hanno rivolto domande all’autore, fatto del tutto nuovo per il pubblico termolese.
“La piazzetta voluta e realizzata con la riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele III si presta benissimo a questo tipo di eventi culturali – ha spiegato il sindaco Angelo Sbrocca presente insieme a tanti altri membri dell’Amministrazione comunale alla prima serata dell’Aut Aut Festival – siamo felici di aver restituito ai cittadini uno spazio prima degradato e ridotto a parcheggio per le auto. Siamo convinti che, oltre ai contenuti affascinanti trattati dal giornalista De Biase anche l’atmosfera di questa piazzetta abbia contribuito al successo di questa serata”.
Prima di salutare il pubblico la giornalista Valentina Fauzia ha spiegato che la formula del Festival è quella di chiedere agli autori di dare al pubblico un aut aut volto a migliorare la qualità della vita; quello di De Biase è stato il seguente: “O ci impegniamo a coltivare il nostro pensiero critico, o diventiamo schiavi di una cosa complessa che ci manipolerà fino a farci prendere la decisione sbagliata”.
L’Aut Aut Festival prosegue questa sera, sabato 22 luglio dalle 21,30 in poi con ‘Migrastorie’ progetto che vede i migranti dei centri di accoglienza come autori di testi e poesie.